6 Dicembre 2024
Piccola è meglio: lunga vita alle citycar

Piccola è meglio: lunga vita alle citycar

Piccole, scattanti e ben rifinite, le citycar continuano a catturare l’attenzione degli automobilisti alle prese tutti i giorni con strade intasate, spazi ristretti e lotta all’ultimo parcheggio. In un contesto urbano è essenziale potersi muovere agilmente ma anche nel totale comfort, per arrivare freschi al lavoro e poi a casa, una volta portati a termine gli impegni quotidiani.

Le vetture da città rispondono perfettamente a tali esigenze, mostrando dati di vendita che non sembrano tenere conto dell’attuale flessione di nuove immatricolazioni né tantomeno l’agguerrita concorrenza con cui SUV e crossover stanno invadendo il mercato.

Alle piccole compatte da città va riconosciuto anche un altro merito, quello di non lasciar morire le propulsioni endotermiche. Queste scattanti vetture montano sotto il cofano unità a scoppio di ultimissima generazione, per rispettare le più severe normative anti inquinamento senza far rimpiangere anche ai più nostalgici il piacere di un motore che spinge e suona come si deve.

Come scegliere l’auto da città ideale

Il mercato ci offre tanti modelli, tutti validi per affrontare quotidianamente la giungla del traffico cittadino. Nella scelta dell’auto che fa al caso proprio, vanno operate alcune considerazioni con focus particolare sulle reali esigenze di mobilità. Una volta stabilito il budget, prima di entrare in concessionaria è bene avere le idee chiare su chilometraggio annuale, tipologia di percorsi da affrontare al di fuori della città, lunghezza dei singoli spostamenti.

Da queste considerazioni verrà fuori l’identikit della citycar che fa al caso proprio, una sorta di carta di identità tecnica da tradurre poi nel modello e nella marca che maggiormente incontra i gusti personali.

Partiamo quindi dalle percorrenze annuali: se ci muoviamo in città, e pensiamo di coprire distanze nell’ordine di 10-12.000 km in dodici mesi, la scelta di una compatta a benzina risulta particolarmente indicata. Il rapporto tra consumi di carburante, spese amministrative, incidenza dei costi di manutenzione è particolarmente vantaggioso. È possibile optare per la trasmissione automatica se la maggior parte dei km viene percorsa in città.

Per percorrenze uguali o superiori, GPL e metano faranno realizzare un risparmio economico non indifferente, con l’inevitabile sovrapprezzo rispetto ai modelli omologhi a benzina che andrà ad ammortizzarsi in circa un anno e mezzo.

Se si percorrono tanti km fuori città, e soprattutto per tratte lunghe che non prevedono frequenti arresti del motore o stop ai semafori, il diesel è la soluzione migliore. A patto di affrontare le condizioni di funzionamento appena indicate, il risparmio nel tempo si farà concreto. Di contro, l’utilizzo prettamente cittadino rende questa soluzione svantaggiosa perché in queste condizioni il diesel andrà incontro a frequenti intasamenti della valvola EGR e consumi di carburante non in linea con quanto atteso.

Chi pensa di utilizzare la citycar anche per brevi e tortuosi tratti extraurbani, godendosi strada e piacere di guida, potrà scegliere le versioni più spinte che hanno dalla loro motori turbo benzina brillanti e un peso contenuto. Il tutto si traduce in un comportamento stradale appagante e divertente, rendendo la piccola cittadina la compagna ideale per divertirsi tra tornanti e passi di montagna.

Infine una considerazione sulla dotazione di serie: ormai tutti i modelli possono vantare gli ultimi ritrovati in fatto di sicurezza, assistenza alla guida e infotainment. Scegliere versioni con allestimenti ricchi in questo senso sarà un vantaggio nell’immediato per gli ovvi motivi di cui sopra, e permetterà in futuro di rivendere l’auto più facilmente. Questi modelli tengono il prezzo meglio di SUV e crossover, che invece soffrono di una svalutazione pressoché immediata.